Dal Libano all’Italia: la storia del nostro amore per la cucina libanese

Cibo, famiglia e identità

Ci sentiamo molto fortunati a far parte di una società così vivace e diversificata. Il mio legame con il Libano è iniziato quando i miei genitori sono tornati dopo la guerra civile, mentre la storia di Christel è nata lì: è cresciuta a Beirut, profondamente radicata nella vita libanese. Ci siamo incontrati a Beirut circa sedici anni fa, portando ciascuno il proprio background: io sono libano-italiano, nato a Modena e cresciuto a Beirut, mentre Christel ha trascorso la maggior parte della vita a Beirut, studiando e lavorando nell’azienda farmaceutica di famiglia.

Entrambe le nostre famiglie hanno sempre dato grande valore ai legami forti e ai ritrovi quotidiani attorno alla tavola. Mia madre, una tipica cuoca italiana, ha abbracciato la cucina libanese quando ci siamo trasferiti, imparando a preparare i piatti locali con lo stesso amore che metteva nella cucina italiana. La famiglia di Christel, invece, aveva la tradizione di esplorare la scena gastronomica libanese, visitando ogni settimana un ristorante diverso per scoprirne la ricchezza. Grazie a queste esperienze, abbiamo imparato a vedere il cibo in Libano non solo come nutrimento, ma come un modo per raccontare storie, preservare l’identità e celebrare la tradizione.

Ricordi e sapori 

Crescere a Beirut mi ha insegnato lezioni preziose: come adattarmi a nuove situazioni, entrare in contatto con le persone, imparare l’arabo e, soprattutto, apprezzare la profonda passione per il buon cibo che caratterizza la cultura libanese. Fin da piccolo visitavo il villaggio di montagna della nostra famiglia, a circa un’ora da Beirut, dove ho potuto osservare la tradizione della preparazione del mouneh. Il mouneh è l’antica pratica libanese di conservare i cibi stagionali-come il kishk (yogurt fermentato con grano), le marmellate, il qawarma (carne conservata e cotta lentamente), i sottaceti e i makdous (melanzane ripiene di noci e conservate nell’olio d’oliva)-per garantire alle famiglie ingredienti nutrienti durante tutto l’anno. All’epoca non comprendevo appieno il valore di questa tradizione, ma ero affascinato dallo sforzo collettivo e dal forte senso di comunità che essa generava. Le persone si riunivano, trasformando la conservazione del cibo in un momento sociale, creando sapori unici e preziosi.

Ora che vivo in Italia, ho un rinnovato apprezzamento per queste tradizioni. Racconto spesso storie sul mouneh e presento agli amici e agli ospiti i prodotti unici che portiamo dal Libano, nella speranza di mantenere vivo questo patrimonio.

Sono cresciuto anche osservando mio nonno alzarsi prima dell’alba per prendersi cura dei suoi amati alberi-ulivi, meli, peschi-e del prezzemolo e dei pomodori che finivano nelle nostre insalate. Amava i suoi alberi quanto i suoi figli, soprattutto nei momenti difficili che il Libano e la regione hanno attraversato. Vedere la sua dedizione mi ha insegnato a rispettare il duro lavoro che sta dietro ogni ingrediente e a capire che il buon cibo non va mai dato per scontato.

La vivace cultura dello street food

Beirut è una città vibrante dove, a qualsiasi ora del giorno, si può trovare uno stand, un bar o un ristorante che offre qualcosa di delizioso. Dai forni comunitari che sfornano manoushe, alle botteghe di falafel, ai chioschi di shawarma, ai venditori di hummus e foul, fino alle innumerevoli bancarelle che propongono una vasta gamma di cibi da gustare al volo: questa è la vera bellezza di Beirut. La cultura dello street food qui è parte integrante della vita quotidiana e crea un’atmosfera unica fatta di sapori, colori e socialità.

Questa vivacità ci manca in Italia, ma è anche un motivo per tornare ogni tanto a casa. Tuttavia, notiamo con piacere che anche a Milano la cultura dello street food è in crescita: la città sta adottando nuove abitudini alimentari e accoglie sempre più cucine provenienti da tutto il mondo.


Cibo e convivialità: come il pasto unisce le persone or Il valore della condivisione

Condividere il cibo è un valore fondamentale della cultura libanese: siamo cresciuti imparando a farlo per dimostrare generosità, costruire relazioni, sostenerci a vicenda e, soprattutto, per godere del pasto insieme, perché mangiare da soli è triste. Questa tradizione è apprezzata non solo in Libano, ma in tutto il mondo arabo, e riflette il nostro modo di pensare e la grande ospitalità che offriamo. Il modo in cui mangiamo racconta chi siamo, diventando parte del nostro stile di vita e influenzando il modo in cui ci relazioniamo con gli altri.

Quando siamo arrivati a Milano, abbiamo iniziato a organizzare degustazioni a casa nostra, invitando persone sconosciute a provare alcuni meze libanesi vegetariani e a darci il loro parere. Aprire la nostra porta e condividere ciò che avevamo è stato molto più che un semplice momento di cibo: ha segnato una svolta nella nostra vita. Grazie a questi incontri abbiamo fatto nuove amicizie, conosciuto persone curiose e interessanti, e confermato che generosità e ospitalità sono essenziali per costruire relazioni personali e professionali. Condividendo il cibo in un ambiente accogliente, abbiamo creato legami significativi che hanno arricchito la nostra esperienza a Milano.

La nascita di Lukma

Dalle nostre esperienze è nato Lukma, un progetto culinario con la missione di celebrare e condividere la cultura libanese attraverso il cibo, promuovendo ciò che amiamo della nostra tradizione e creando momenti di incontro in cui le persone possano scoprire e gustare piatti che raccontano una storia.

Abbiamo scelto Milano come luogo ideale per avviare questo progetto, grazie alla sua ricca cultura gastronomica, dove l’attenzione alla qualità degli ingredienti e ai dettagli si sposa perfettamente con la versatilità della cucina libanese e la sua profonda cultura della condivisione. Da questo incontro è nata un’idea nuova, che ci entusiasma portare avanti.

Attraverso menù stagionali ispirati alla tradizione e preparati con ingredienti di alta qualità e prodotti artigianali libanesi, accompagniamo i nostri ospiti in un viaggio autentico nella cucina del Libano, ricco di storie e profumi. Organizziamo cene pop-up, offriamo servizi di chef a domicilio e catering per piccoli eventi, mettendo sempre al centro l’incontro tra persone e sapori. Inoltre, proponiamo corsi di cucina per esplorare il fascino di questa cultura gastronomica, condividendo tecniche e significati dietro ogni piatto.